Si è spento, all’età di 83 anni, Leonard Nimoy, attore e regista statunitense celebre per la sua interpretazione del dottor Spock in Star Trek. Uno dei volti più amati e conosciuti (probabilmente anche dai non fan) della lunga saga televisiva e cinematografica, era apparso anche nell’ultimo film della serie, diretto da JJ Abrams, “Into the darkness”.
Ed è quindi, con il cuore carico di commozione, che ci troviamo a dare l’estremo saluto ad un uomo che, sebbene mai conosciuto di persona, ci ha accompagnato per anni ed anni della nostra vita guidandoci attraverso le stelle in avventure spaziali che non avremmo mai osato immaginare.
La figura del Vulcan, inoltre, non è stata importante solo a livello televisivo/cinematografico ma ha anche affrontato temi piuttosto “caldi” quali il pregiudizio e l’integrazione razziale, essendo l’unico alieno di una nave popolata interamente da umani, arrivando a farsi accettare e apprezzare da tutti. Diventando un punto di riferimento non solo per i propri compagni di avventura, ma per tutti gli spettatori che ne osservavano le gesta. Una situazione, quella dell’integrazione e del pregiudizio, che oggi più che mai risulta problematica per la nostra società.
Ed anche oggi, ancora una volta, Leonard Nimoy, ci porta a sollevare lo sguardo verso le stelle, non per chiederci in quale nuovo, strano mondo si recherà a bordo dell’astronave Enterprise, bensì a rivolgergli l’estremo saluto nel suo ultimo viaggio quando, finalmente, potrà realmente superare i confini del cielo, come tante volte fatto nella finzione ed arrivare là, dove nessun uomo è mai giusto prima.
E se per caso, dottor Spock, le dovesse ricapitare di posare lo sguardo verso quel piccolo pianeta blu che orbita attorno alla stella Sol nel quadrante Alfa, si ricordi di quei terrestri che tanto l’anno amata e che sicuramente la ricordano, e rivolga loro, ancora una volta, il suo saluto e augurio… lunga vita e prosperità.
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